Vai dall’analista? Fai yoga? Palestra tutti i giorni?
No… faccio la foodblogger!
Non c’è luogo migliore del silenzio della propria cucina per riflettere su se stessi, sui propri piccoli o grandi problemi, sulle sfide da affrontare ed i traguardi raggiunti.
Non c’è esercizio che rilassi di più che lasciarsi trasportare dalla magia degli ingredienti, dalle loro forme, sapori, colori e profumi.
Non c’è esercizio migliore che svuotare i mobiletti alla ricerca di quel piatto che sarebbe perfetto per quella torta che hai appena preparato o quella forchettina della nonna che avevi rubato alla mamma, per poi rimettere tutto a posto una volta fatta la foto; non c’è esercizio migliore che sollevare tavole su tavole di legno per creare l’ambientazione perfetta per la storia che vuoi raccontare con il tuo piatto, con quello che di te vuoi esprimere.
La dolce ricotta, la saporita caciotta di capra Tomasoni e tanti coloratissimi fiori sono stati, oggi, i miei perfetti alleati, coach e terapeuti.
Avevo a disposizione tanti buonissimi formaggi Tomasoni fra cui sceglire per creare, insieme a fiori eduli, un piatto estivo per il #fioriestracchinotomasonicontest. La scelta non poteva che cadere su due che adoro: la ricotta ed il formaggio di capra. Li ho assaggiati così al naturale per trovare l’ispirazione e gustare il loro sapore di latte fresco, rigorosamente veneto: Tomasoni ha scelto, infatti, di salvaguardare e valorizzare le piccole realtà della zona privilegiando una filiera corta che porti dalla stalla alla tavola un ingrediente sano e buono come il latte.
Il latte ed il suo sapore mi hanno riportato alle sensazioni piacevoli e confortanti dell’infanzia e ad un ricordo, quello di mio padre intento, la domenica, a preparare gli gnocchi; erano di patate ed erano buonissimi!
Non potevo non preparare, con la ricotta, degli gnocchi delicati e golosi, perfetti per un formagigo tanto buono. I fiori che fanno capolino danno loro quel tocco di colore e di allegria che fa sempre piacere portare in tavola. Lo so, sono forse un po’ demodè le cialde di formaggio ma io le amo; mi piacciono sia da gustare che da vedere, con la loro trama che quasi ricorda il corallo: il pecorino si presta da morire, vuoi non preparale?! Del resto il morbido chiama il croccante! Il mio colore preferito? L’arancione. I nasturzi sono arancioni, i peperoni rossi e gialli uniti insieme in una crema tutta estiva, sono arancioni anche loro e perfetti per accompagnare i candidi gnocchi . Ed ecco il gioco è fatto: l’ottimismo, l’allegria e l’energia rinchiusi in delicati gnocchi di ricotta; i miei fiori preferiti, i nasturzi, a dare un tocco di grazia e piccantezza ed i peperoni in crema per la delicatezza e l’armonia.
Ingredienti per 4 persone
600 g ricotta bio Tomasoni
160 g farina
100 g Capriccio di capra Tomasoni
1 tuorlo d’uovo
2 peperoni di media dimensione (rossi e gialli)
50 g mandorle
fiori eduli misti (freschi o secchi) q.b.
nasturzi q.b.
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
Preparazione
Iniziate con il preparare la crema di peperoni. Scaldate il forno a 180° e mettete i peperoni interi in a teglia rivestita di carta da forno. Lasciate cuocere per circa 45 minuti, rigirandoli a metà cottura. Togliete dal forno i peperoni e lasciateli riposare una decina di minuti avvolti nella stagnola in modo che la pelle si ammorbidisca e risulti più semplice da togliere. Se non volete accendere il forno, visto il caldo estivo, potete mettere i peperoni su uno spargi fiamme e abbrustolirli delicatamente sul forno proprio come facevano le nonne. Pulite i peperoni privandoli della pelle e dei filamenti interni, metteteli in un frullatore; unite le mandorle, un pizzico di sale ed olio extravergine di oliva tanto quanto basta ottenere una crema liscia e morbida.
Ora potete preparare gli gnocchi. Passate al setaccio la ricotta e lasciatela cadere in un’ampia terrina. Unite la farina, il tuorlo ed i petali dei fiori che avete scelto: io ho usato rose, fiordalisi, tageti e calendule. Mescolate con cura in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. Formate con il composto una palla e mettetela in frigorifero avvolta nella pellicola per almeno mezzora. Passato questo tempo togliete dal frigorifero l’impasto e formate con esso delle palline grosse poco meno di una noce. Nell’impasto potete usare sia fiori freschi, come ho fatto io, che secchi: che con l’unidità della ricotta si ammorbidiranno perfettamente. Spesso pensiamo ai fiori unicamente come elemento decorativo del piatto, ma non è così: hanno, infatti, un loro sapore ben definito e anche intenso. Per questo vi consiglio le prime volte di utilizzarli con moderazione, imparando a conoscerne il gusto. Il fiordaliso, ad esempio, ha un sapore erbaceo, la rosa deciso, la viola è delicata e ricorda un po’ la menta, mentre il nasturzio è dolce pur ricordando un po’ il peperoncino.
Passate a preparare le cialde di formaggio. Grattugiate il Capriccio di capra; scaldate una padella foderata di carta da forno e deponetevi una piccola quantità di formaggio; appiattitelo delicatamente e lasciate cuocere a fuoco medio, girando le cialde a metà cottura. Dovrete toglierle dal fuoco non appena avranno raggiunto un colore dorato anche se saranno ancora molli: una vola raffreddate, infatti, si induriranno.
Tutto è pronto ora, non resta che cuocere gli gnocchi. Portate ad ebollizione abbondante acqua, salatela e la siate cadere delicatamente gli gnocchi: scolateli non appena vengono a galla.
Ora potete comporre piatto. Mettete sul fondo delle fondine un po’ di crema di peperoni e mandorle (potete scegliere se scaldarla leggermente o no, io non l’ho fatto: con il caldo degli gnocchi, la crema a temperatura ambiente è perfetta) , adagiatevi gli gnocchi e completate con le cialde di Capriccio di capra e con i nasturzi.
L’estate è pronta per essere portata in tavola!