Chiedetemi quale è il primo piatto che più adoro… gli gnocchi!!!!
Oggi nel Calendario Italiano del Cibo si festeggiano proprio loro, i mie adorati. I classici di patate, di spinaci, di polena… di ricotta… comunque siano “ne vado pazza”!
Per l’occasione ho preparato una delle mie versioni preferite: gnocchi di ricotta e pesto con vongole e pomodorini, una vera delizia!!!!
Gli gnocchi sono, molto probabilmente, la prima forma di pasta usata dall’uomo. Spontanea ed immediata è l’idea di mescolare a freddo un po’ di farina che sia di miglio, panico, sorgo, farro, grano, con poca acqua, farne delle palline e cuocerle in acqua bollente. Pensate che nella Val di Ledro, in un villaggio palafitticolo dell’età del bronzo, sono stati rinvenuti una decina di gnocchetti di un impasto di farina di cereali macinati grossolanamente con macine di pietra..
Li troviamo alla corte degli Sforza, preparati per i festeggiamenti in occasione delle vittorie militari o dei pranzi di nozze: chiamati zanzarelli , erano a base di mollica di pane, latte, mandorle tritate e cacio lodigiano. A volte venivano arricchiti e colorati con ingredienti vegetali quali spinaci, oppure erano preparati in brodo a cui veniva aggiunto uovo e zafferano.
Nel ‘600, assunsero il nome di malfatti: la farina prese il posto del pane e scomparvero le mandorle, ma le uova vennero inserite nell’impasto. Gli gnocchi, come si può vedere, da queste sintetiche note, subirono vari cambiamenti e le patate arrivarono solo in ultimo, verso la fine del ‘700 quando, appunto, la patata venne importata e coltivata in Europa.
Anche la forma degli gnocchi cambiò nel tempo passando da una dimensione grossa come un uovo a gnocchetti piccolissimi, arricciolati su se stessi per trattenere meglio il condimento. L’Italia è ricca di tradizioni e di varianti: si spazia dai canederli in Trentino, ai knodeln in Alto Adige, agli gnocchi cotti a vapore in Friuli Venezia Giulia, per arrivare a quelli di patate in Veneto, gnocchi alla bava in Piemonte, alla lariana a Como, agli gnocchi alla romana nel Lazio.
Chissà quante cose interessanti e particolari ci racconterà Susanna Canetti del blog Afrodita’s kitchen nel suo articolo sul sito Aifb: prima di prepararvi anche voi un bel piatti di gnocchi, vi consiglio di correre leggere!
Gli gnocchi, quelli di patate, sono forse i miei preferiti e li adoro mangiati così semplicemente con burro fuso e parmigiano. Mi ricordano tanto mio padre: lui nulla sapeva fare in cucina se non gli gnocchi: attenzione … farli, non cucinarli! A volte, alla domenica li preparava per me e mamma e devo dire che erano spettacolari, di una bontà incredibile, quei sapori che ti restano in mente -ricordi dolcissimi- e che solo col pensiero li riassapori.
Ecco, io non sono brava come papà nel fare gli gnocchi di patate ma… quelli di ricotta mi vengono uno spettacolo! Sono morbidi morbidi, la faina è veramente poca e il sapore della ricotta insieme quella del buon pesto rende il primo piatto che vi propongo oggi fantastico. Spesso li condisco semplicemente con pomodoro o anche solo con un po’ di burro: sono ottimi con fagiolini e patate, sfiziosi con un sugo alle noci, però, devo, dire che la con vongole e pomodorini sono troppo buoni!!!!
Ingredienti per 4 persone
per gli gnocchi
250 g ricotta di mucca
80 g pesto
30 g parmigiano
130 g farina
per il condimento
350 g pomodorino giallo al naturale ( io ho usato quelli della marca Così Com’è)
700 g vongole
1 spicchio di aglio
olio extra vergine di oliva q.b.
Preparazione
Mettete in una terrina la ricotta, il pesto, il parmigiano e la farina: amalgamate bene con un cucchiaio di legno e poi con le mani.
Mettete a riposare il composto in frigorifero.
Nel frattempo preparate il condimento. Mettete a bagno le vongole per tre ore in acqua, possibilmente lasciate scendere nel recipiente l’acqua a filo per il riciclo della stessa. Sciacquatele e fatele aprire in una pentola a fuoco vivo; ttenete da parte il liquido e filtratelo.
Mettete in un tegame due cucchiai di olio, uno spicchio d’aglio che toglierete non appena sarà imbiondito; unite i pomodorini gialli, tre cucchiai di liquido delle vongole- così non usate sale- e lasciate cuocere a fuoco vivo per pochi minuti.
Sgusciate le vongole- avendo cura di tenerne qualcuna col guscio da usare di guarnizione- ed unitele ai pomodorini: lasciate cuocere per 5 minuti.
Riprendete dal frigorifero l’impasto degli gnocchi, fatene dei piccoli filoni spessi due centimetri circa. Fate questa operazione di un piano leggermente infarinato. Suddividete i filoni in tocchetti di circa 3 centimetri e, se avete il riga gnocchi passateli per ottenerne la classica rigatura.
Metteteli a cuocere in acqua bollente leggermente salata e non appena saliranno a galla, scolateli e conditi col il sugo ormai pronto.
Freschi e deliziosi! Ti conquistano! Bravissima!
credo che gli gnocchi siano il piatto che mette tutto il mondo d'accordo! Belli i tuoi, e sicuramente deliziosi!!1
Grazie!!!!
Ricotta, pesto e vongole…Abbinamenti che non ho mai sperimentato, ma dopo aver visto questi deliziosi gnocchi, devo assolutamente provare! Complimenti!!
E' unh abbinamento davevro buono, Cecilia.
Hai proprio ragione, il ricordo di certi cibi preparati dalle persone che amiamo è indelebile e non riusciremo mai a riprodurlo tale e quale. Comunque anche i tuoi gnocchi di ricotta con vongole e datterini gialli devono essere buonissimi!Grazie per il contributo
Si… ricordi indelebili che ci fanno ancora più apprezzare alcuni cibi 🙂
Una ricetta deliziosa 😛 poi con una fotografia così bella e colorata oltre a guardarli ti vien voglia di provarli.
Provali!!!!