Avete provato a giocare anche voi, come suggerito in qualche post fa, a pensare un piatto che vi rappresenta un amico, un parente…. ? Oggi continuo a giocare io sempre prendendo spunto dal libro di Lucio Scarpone “ Come uccidere la propria mamma, vecchia”. Eccovi, allora qualche riga tratta dal libro che vi descrive il personaggio che mi ha fatto pensare alla ricetta che vi propongo oggi.
“Si, un bel gelato al lido della mia città. Un posto delizioso, al bordo di un fiume, con un prato e una baracchina che offre deliziosi gelati. Penso che mi merito di stare seduta almeno 10 minuti, tutti per me, senza pensare ad altro che al mio gelato. Già pregusto il momento e affretto il passo. E arrivo. Si, arrivo, mi siedo, trovo un posticino nella migliore posizione possibile, sento come si rilassano i miei piedi stanchi, appoggio le mie stanche natiche sulla sedia, con davanti, lo spettacolo completo, e vedo, come parte dello spettacolo completo, lei, la mia mamma vecchia. E non la vedo solo io. Lei, la mamma vecchia. Mia madre. La mamma. Mia madre di 79 anni. La vedo lì con tutti i suoi 79 anni. Tutti e 79 anni. Come un’immagine creata da un mix di registi: Fellini, Ken Loach, Dario Argento e David Lynch in piena e totale immersione nell’LSD e decisi a spiegarci con le immagini, l’horror, quello vero, quello che ti colpisce allo stomaco come un pugno.”
“Lei, la mamma. Sdraiata, direi spiaggiata con la sua pancia gonfia e grossa che punta verso il cielo, mentre la sua pelle flaccida e carbonizzata dai raggi solari, accumulati durante tutta l’estate calda, per ore e ore, punta verso la terra, dannata forza di gravità! Un pugno alla natura. Un cazzotto. Un calcio in pieno viso alla natura. Lei, la mamma vecchia, sulla sdraio in mezzo a quella gioventù, col suo deambulatore appoggiato alla sdraio sulla quale sono appese le sue vistose borse di plastica lucide, laccate, orrendamente e oscenamente decorate, nelle quali sono gelosamente custoditi i farmaci, ben conservati in una scatolina che impedisca di fare emergere che non è più giovane giovane, anche se le serve un cardiofarmaco per stare in vita, uno per l’atrofia muscolare, l’altro per… l’altro per… E come si fa? Mica possiamo spudoratamente svelare i nostri mali da stravecchi a quei baldi giovani, le gambe sì, le tette sì, ma le pasticche? Fa vecchia, e lei la mamma non lo è. Lei, la mamma vecchia, un’ape regina in mezzo a tante reginette che la guardano, e lei, la mamma vecchia, che guarda loro. Vedo lo sguardo di sfida, il suo imbattibile Trieb di femminilità che non teme concorrenza, lei, ancora la più bella.”
Ed ora la ricetta 🙂
Ingredienti per due persone
200 gr carne di cruda molto magra tritata al coltello, di vitellone o manzo
100 gr germogli di porro
sale, limone, olio extra vergine di oliva q.b.
100 gr asparagi
Preparazione
Ponete gli asparagi su di un tagliere e tagliare via il fondo per eliminare tutta la parte dura. Con un pelapatate sbucciate circa 2/3 del gambo. Legate gli asparagi a mazzetti di dimensioni omogenee (fatene due). La cottura ideale deve avvenire in acqua per i gambi e al vapore per le punte: per questo gli asparagi devono essere cotti in piedi, possibilmente nell’asparagera, che è una pentola alta e stretta dotata di cestello per estrarre facilmente gli asparagi e di un coperchio che chiude bene. Se non la possedete potete usare la pentola più alta e stretta a disposizione e costruire con la stagnola un cordone, un distanziatore da porre fra le punte degli asparagi e la pentola. Riempite d’acqua per metà la pentola e portate ad ebollizione. Salate leggermente, calatevi gli asparagi, coprite e cuocete 10-15 minuti, a seconda della dimensione degli asparagi. Una volta cotti, tagliateli a pezzettini, ricordandovi di tenere da parte qualche punta per la decorazione, conditeli con olio, sale , pepe e limone. Uniteli alla carne cruda, Aiutandovi con un coppapasta impiattate la tartare con gli asparagi. Sopra di essa mettete un ciuffetto di germogli di porro, qualche punta di asparago ( ricordate vi di condire anche le punte). Terminate il piatto con un filo di sale e di olio extravergine.
Se non è periodo o non vi piacciono gli asparagi, potete optare per carciofi crudi o leggermente saltati, zucchine anche loro leggermente saltate in modo che restino belle croccanti oppure…. in versione estiva abbinare una bella dadolata di pomodorini ed olive.
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Ma che bel piatto… mette voglia di addentarlo! Segno la ricetta e la proverò presto!
Ammette…. a me piace tantissimo: non amo la carne ma…. cruda si, strano vero?!E così è davvero sfiziosa. Provala e sappimi dire
Ammette…. a me piace tantissimo: non amo la carne ma…. cruda si, strano vero?!E così è davvero sfiziosa. Provala e sappimi dire